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martedì 3 aprile 2012

INAUGURAZIONE PIZZERIA "PORTIVENE"

Questa è la storia che vi voglio racontare legata alla mia famiglia e nello specifico a due grandi amici di famiglia Andrea Lerti e Alberto Sturlese, ai quali auguro tanta fortuna e alla loro nuova pizzeria  Pizzeria "PORTIVENE".
Il nome della pizzeria è semplice ma rispecchia le radici del luogo, l’origine è dialettale, come veniva chiamato l’antico borgo dai pescatori del posto.
(Il nome del borgo Portus Veneris derivava da un tempio dedicato alla dea Venere, sito esattamente nel luogo in cui ora sorge la Chiesa di San Pietro)
La scelta del luogo è senz’altro ottima, all’interno del borgo fortificato dalle numerose case alte e colorate, seguendo la stretta e tortuosa viuzza troviamo la pizzeria, a metà "carugio", dopo la piazzetta dedicata a P. Centinaro, un benefattore locale, con la sua splendita fontana, costruita sopra la "Cisterna Pubblica", dai genevosi per raccogliere le acque piovane dati tetti. 
Tutto sembra un quadro, dalla pavimentazione formata da un lastricato di pietre, ai muri colorati delle abitazioni dei pescatori  e  circondato dalle tante finestre che si aprono sul vicolo.
Insomma una cornice stupenda! e qui troviamo l’allegra pizzeria dei miei amici.


All’interno della struttura una barca-bancone offre ai commensali tutte le leccornie create da un forno a legna, ed ecco qui sfornare pizze, focacce e farinata.
E’ il primo biglietto da visita per i nuovi clienti, tutto deve essere perfetto per il futuro della nuova attività e il loro primo passo è senz’altro eccellente
L’ambiente è informale e molto raccolto ma al tempo stesso offre una visione curata e caratteristica, di grande suggestione e fascino. 
Le pareti sono tappezzate di foto che raccontano la storia della vita del borgo, momenti immortalati che purtroppo non torneranno più.
Non resta altro che un in bocca al lupo ai vecchi amici che iniziano la loro avventura come nuovi pizzaioli.
 
La FARINATA
è una TIPICA ricetta della cucina popolare ligure, è un piatto povero ma molto nutriente.
Infatti, il cece contiene  magnesio, ferro, fosforo e  fibre;  vitamina B9, indispensabile per la produzione e il rinnovo cellulare.

150 GR DI FARINA CECI
400  CL D’ACQUA
SALE
1 BICCHIERE D’OLIO extravergine

Mettere in una terrina la farina e poco alla volta versarvi l’acqua, mescolando con cura senza formare grumi; è un’operazione che deve essere svolta lentamente, ne vale per la riuscita del prodotto finale.
Lascate risposare per 3 ore coperto e ogni tanto mescolare.
Togliere con un mescolo la schiuma che si è formata in superficie.
Mescolare ancora, versare l’olio e mescolare di nuovo.
Mettete l’impasto in una teglia di rame   e fatelo cuocere per mezz’ora in forno a 200 gradi.

Si può gustare con una spolverata di pepe, o accompagnata da pesto o stracchino.

Con questa storia, un pò allargata partecipo al contest "La famiglia in cucina" di "pranzodifamiglia "


 

1 commento:

  1. una barca come bancone è una novità che non avevo mai visto. anche le foto sono belle e venute bene, le ha fatte un professionista?

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